martedì 18 ottobre 2016

Fortezza o coraggio


Fra le virtù cardinali (tema sul quale da tempo ragiono dopo aver lasciato le teologali a quelli che più di me credono a un Dio o a tanti Dei, anche se Fede, Speranza e Carità sono sostantivi che posso sentire a me vicini anche quando guardo il cielo stellato sopra di me e ascolto la legge morale che risuona nel cuore) il coraggio è una di quelle che prediligo. Pensavo a questa virtù passando in rassegna le notizie che ho potuto avere del bel festival cagliaritano che ha avuto al centro il tema appunto del coraggio.
La Temperanza, una virtù che ammiro, come la Prudenza, sono obiettivi del mio cammino, obiettivi non facili ma migliorare è possibile. Immaginate un festival che avesse la Temperanza come tema? La quarta virtù, la Giustizia, è in cima ai miei pensieri, da quando bambina fui folgorata dalle parole che indicavano le virtù. 
Tornando al coraggio, che nella mia memoria era Fortezza, ho visto in libreria la novità Minibombo, tutta nera. Ci vuole un bel coraggio per pubblicare un libro per piccoli su carta nera. Quindi grazie Silvia Borando per aver avuto il coraggio di sfidare il senso comune (colori zuccherosi per i piccoli). Il libro è divertente, le rime garbate e musicali.
Sistemate le virtù, un mio pensiero è tornato a Teofrasto e ai suoi trentatré caratteri. Ci vorrebbe il coraggio di un editore per ragazzi per illustrarli tutti. Non li rileggo da tempo ma quello che riguarda quelli che non vogliono invecchiare mi farebbe molto ridere e penso che potrei ridere insieme ai bambini. Provo una certa disaffezione ad molte storie perché non sento un legame con la tradizione, gli archetipi della nostra cultura. Però il coraggio rimesso in scena mi fa sperare...

Grazia Gotti

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